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L'INTERVIEW CENSUREE DE CHUCK : D'OMEGA MAN A SOYLENT GREEN - Partie 4

Nous voici presque arrivés à la fin de cette interview exceptionnelle. Dans quelques jours je publierai la cinquième et dernière partie.

Dans cette quatrième partie, nous découvrons un Chuck nous parlant de sa crainte de "l'effet de serre" dans le futur.... et c'était en 1972.  Chuck visionnaire ?

 

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(Keith Howes)

QUARTA PARTE : "...secondo me"

 

<< Parliamo di fantascienza e di “Omega Man”. E’ stata una grande delusione. Credo sia il desiderio di ogni uomo di essere l’ultimo essere vivente sulla terra. Personalmente mi chiedevo se in me stesso avrei trovato abbastanza risorse per essere davvero l’ultimo uomo sulla terra. Per questo la storia mi interessava. Come il personaggio di Robinson Crusoe, anche lui unico essere vivente Il caso (di Omega Man) poneva a me delle domande artistiche e tecniche su come interpretare un personaggio simile.

Il parlare a se stesso  richiede delle formule recitative particolari. Frasi spezzate, parole isolate, a volte veri e propri nonsense. Difficile davvero parlare a se stessi, difficile usare questa modalità verbale per trasmettere un messaggio ad interlocutori inesistenti.  Risolvere questo problema era davvero interessante. Come avrei potuto risolvere il problema di interpretare  quel personaggio, facendo uso delle sue sole capacità mentali, che gioca a scacchi con un busto di Cesare e nella sua casa vive come in una fortezza piena di capolavori artistici, ovviamente sottratti ai musei della città. Ricostruendo le memorie del passato vedendo e rivedendo l’unico film in programmazione “Woodstock” nell’unico cinema attivo.

E’ la parte più singolare del film, i primo terzo dell’intera pellicola. Poi arriva il necessario antagonista, la “famiglia di Mathias”. Per questi oscuri personaggi io avevo immaginato una dimensione quasi onirica, come  forme che si muovono nel buio del dormiveglia, percepibili appunto nei limiti tra sogno e veglia. Invece nel film sono diventati personaggi quasi del tutto reali, ben delineati e del tutto percepibili allo spettatore, con un loro trucco e una luce che ne delinea i volti. Una inversione del genere è comune nel mondo cinematografico, in quella specialissima arte di cui l’artista non ha il possesso dei mezzi. Se un pittore cerca di vendere un suo quadro e l’acquirente gli richiede di modificarlo, magari aggiungendo un altro personaggio o un suo ritratto, il pittore può assecondare la richiesta , come facevano i pittori rinascimentali, distruggere la parte figurativa con una mano di bianco sulla tela o semplicemente cambiare idea e tenersi il quadro….

( Giornalista- Eppure il film che sta girando ora propone una verità che sembra modificata , cambiando il finale proposto nel romanzo )

… no, si rimane nel senso generale di questo mondo sovrappopolato, il finale rimane collegato al senso del film abbiamo discusso per ore se in una società come questa una forma di governo deve o non deve esistere. Abbiamo rinunciato a inserire una qualche forma di governo o di potere in generale, per non entrare nella solita rappresentazione di uno stato fascista che si impone sul popolo. In realtà il potere centrale è già lentamente scivolato nell’anarchia. In un mondo così fittamente abitato il potere in senso lato non riesce a raggiungere i cittadini forse lo può in parte solo il potere locale, il governatore di uno stato, il sindaco di una città. C’è un’allusione appunto al senso di anarchia quando il mio superiore cita il numero di omicidi avvenuti in città nei due giorni di indagine che mi ha concesso e per i quali non si è dato il via nemmeno ad un tentativo di indagine.

In un certo modo questo mondo è simile a quanto si poteva osservare negli ultimi anni dell’Impero Romano. Roma non è caduta per le tante invasioni, quanto per l’enorme estensione  che lo rende ingovernabile. Ho letto traduzioni di lettere scambiate tra le autorità romane e i  Romano-Britannici. Entrambi si lamentano del caos burocratico.

Ad un certo punto abbiamo anche pensato di addossare la colpa di tutto al mondo degli affari o alla Mafia.. ma un responsabile non esiste. Tutto si trascina avanti senza porsi domande ma semplicemente per inerzia.

(- Un giornalista pone il caso di seguire in tutto il romanzo, senza inserirvi anche la traccia di un thriller.)

… la trama del romanzo è meravigliosa. C’è anche per sottolineare il sovrappopolamento il caso di alcune navi vecchie e arrugginite, ancorate al porto e ospitanti una densissima colonia di cinesi fuggiti da Hong Kong. All’inizio il governo si era occupato di loro, poi i soldi sono finiti e il personaggio del “fuggitivo”, di chi si vuole allontanare da quell’inferno come Taylor in Planet of the Apes è appunto uno di questi cinesi.

Ma portare tutto questo sullo schermo è risultato Impossibile. Per risolvere questo problema abbiamo creato  angoli di una megalopoli di 40 milioni di abitanti che mostrano l’accalcarsi di esseri umani in ogni spazio disponibile. Più volte salgo e scendo i gradini di una scalinata, dunque proprietà privata, di un palazzo in cima alla quale una guardia armata provvede a difendere il misero immobile dalla folla. Lì abitano coloro che vivono del misero privilegio di lavorare per difendere la proprietà pubblica. La gente in effetti vive dovunque trovi un po’ di spazio, sulle scale, nelle strade, persino nelle vecchie macchine abbandonate sul ciglio della strada, adattandole ad una sorta di casa con fornelletti che sputano fumo da tubi adattati al corpo dell’auto in funzione di miseri caminetti. E’ evidente anche il calore infernale che avvolge la città. Gli abitanti sono costretti a vivere in una sorta di serra, appunto l’effetto serra creato dall’accumulo di calore e inquinamento. E speriamo proprio di non andare incontro a questo effetto serra nel nostro futuro >>.

 

 

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... SUITE ... 

"Parlons de science-fiction et " Omega Man - 1971 ". C'était une grosse déception. Je crois que c'est le souhait de chaque homme d'être le dernier être vivant sur terre. Personnellement, je me demandais si j'aurais trouvé assez de ressources pour être vraiment le dernier homme sur terre. C'est pourquoi l'histoire m'intéressait. Comme le personnage de Robinson Crusoé, il était aussi le seul être vivant, le cas (d'Omega Man) me posait des questions artistiques et techniques sur la façon d'interpréter un tel personnage.

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(Robert Neville dans Omega Man)


Parler à soi-même nécessite des formules récitatives spéciales. Des phrases brisées, des mots isolés, parfois de vraies absurdités. Il est difficile de vraiment se parler, il est difficile d'utiliser ce mode verbal pour envoyer un message à des interlocuteurs inexistants. Résoudre ce problème était vraiment intéressant. Comment pouvais-je résoudre le problème de l'interprétation de ce personnage, en utilisant ses seules capacités mentales, jouer aux échecs avec un buste de César et vivre dans sa maison comme une forteresse pleine de chefs-d'œuvre artistiques, évidemment pris dans les musées de la ville. Reconstituer les souvenirs du passé en voyant et en passant en revue le seul film de programmation «Woodstock» dans la seule salle de cinéma en activité.

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C'est la partie la plus singulière du film, le premier tiers du film entier. Puis vient l'antagonisme nécessaire, la «famille Mathias». Pour ces personnages obscurs j'avais imaginé une dimension presque onirique, comme des formes qui bougent dans l'obscurité du sommeil, qui peuvent être perçues précisément dans les limites du rêve et de l'éveil. Au lieu de cela, dans le film, ils sont devenus des personnages presque complètement réalistes, bien délimités et perceptibles pour le spectateur, avec leur maquillage et une lumière qui souligne leurs visages. Une inversion du genre est courante dans le monde cinématographique, dans cet art très particulier que l'artiste n'a pas les moyens de posséder. Si un peintre essaie de vendre son tableau et que l'acheteur lui demande de le modifier, en ajoutant peut-être un autre personnage ou un portrait, le peintre peut soutenir la demande, tout comme les peintres de la Renaissance, détruire la partie figurative avec un peu de blanc sur la toile ou simplement changer d'avis et garder l'image ....

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Le journaliste -  "Pourtant le film en cours de tournage (SOYLENT GREEN - 1972) propose une vérité qui semble être modifiée, changeant la fin proposée dans le roman "


... non, vous restez dans le sens général de ce monde surpeuplé, la fin reste liée au sens du film dont nous avons discuté pendant des heures : est-ce que dans une société comme celle-ci, une forme de gouvernement doit ou non exister. Nous avons abandonné une certaine forme de gouvernement ou de pouvoir en général, pour ne pas entrer dans la représentation habituelle d'un état fasciste qui serait imposé au peuple. En fait, le pouvoir central a lentement glissé dans l'anarchie. Dans un monde aussi densément peuplé, le pouvoir au sens large, ne peut atteindre les citoyens, peut-être ne peut-il être que partiellement le pouvoir local, le gouverneur d'un État, le maire d'une ville. Il y a une allusion au sentiment d'anarchie quand mon supérieur cite le nombre de meurtres dans la ville pendant les deux jours d'enquête qu'il m'a donnés et pour lesquels aucune tentative n'a été faite pour enquêter.


D'une certaine manière, ce monde est semblable à ce qui aurait pu être observé dans les dernières années de l'Empire romain. Rome n'est pas tombée par tant d'invasions, mais pour l'énorme ampleur qui la rend ingouvernable. J'ai lu des traductions de lettres échangées entre les autorités romaines et les Britanniques romains. Ils se plaignent tous deux du chaos bureaucratique.


À un moment donné, nous avons même pensé  laisser tout le monde aller dans le milieu des affaires ou dans la mafia, mais un manager n'existe pas. Tout le monde traîne sans poser de questions tout simplement par inertie.


(- Un journaliste en profite pour suivre tout le roman, sans  inclure la piste d'un thriller.)


... l'intrigue du roman est magnifique. Il y a aussi, pour souligner la surpopulation, le cas de quelques vieux navires rouillés, ancrés au port et hébergeant une très grande colonie de Chinois fuyant Hong Kong. Au début, le gouvernement était occupé avec eux, puis il n'y a plus eu d'argent  et le personnage du «fugitif», qui veut s'éloigner de cet enfer comme Taylor dans Planet of the Apes est juste un de ces Chinois.


Mais amener tout cela à l'écran était impossible. Pour résoudre ce problème, nous avons créé des quartiers d'une mégalopole de 40 millions d'habitants qui montrent la ruée des humains dans n'importe quel espace disponible. Plusieurs fois je monte et descends les marches d'un escalier, propriété privée d'un immeuble au-dessus duquel un garde armé défend le mouvement immobile de la foule. Il y a ceux qui vivent du misérable privilège de travailler pour défendre la propriété publique. Les gens vivent réellement partout où vous trouvez de l'espace, dans les escaliers, dans les rues, même dans les vieilles voitures abandonnées sur le bord de la route, en les transformant  en une sorte de maisons avec des poêles qui crachent la fumée des tubes adaptés au corps de la voiture,  à cause des cheminées misérables. Il est également évident que la chaleur  qui entoure la ville, est infernale. Les habitants sont contraints de vivre dans une sorte de serre, précisément l'effet de serre créé par l'accumulation de chaleur et de pollution.

Et nous espérons juste ne pas aller à cet effet de serre dans notre avenir >>.

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A SUIVRE ...

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